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27 Settembre 2024

0-6: il nostro 'ABC' della qualità

di Tania Mariotti

Cos’è un Nido d’infanzia? Spesso gli occhi degli adulti che entrano dentro a un servizio educativo di qualità si spalancano di fronte a ciò che incontra il loro sguardo e il loro ascolto. Non sappiamo quali potessero essere le loro aspettative, ma sappiamo che dall’ambiente, dai materiali, dalle parole delle educatrici ogni adulto che entra dentro al Nido scopre un mondo dell’infanzia, rispettato conosciuto, e pronto a promuovere la curiosità e la crescita di ogni bambino e bambina ed accompagnare i genitori allontanando l’idea dell’infanzia come un periodo di vita in cui si attende di diventare grandi.

I pensieri pedagogici dei nostri Nidi che sottostanno tutti i nostri progetti sono: la creazione di progetti educativi sensibili ai bambini attenti all’altro, alle molte infanzie di oggi ai micro e macro sistemi di vita. Progettazioni multiple e complesse mirate all’unicità senza perdere di vista il gruppo, tracciatrici di strade di apprendimento ma flessibili e permeabili all'imprevisto che i bambini portano con le loro ipotesi, ricerche, indagini. E non per ultimo opportunità ludico/culturali e sociali ricche che offrano ai bambini esperienze estetiche, artistiche, narrative, emotive e cognitive.

È ormai accertato come un’offerta educativa di qualità nei primi anni di vita abbia un ruolo determinante come contrasto alla povertà educativa. Il nostro è sguardo educativo che va, vaga, si muove, allenandosi a cambiare direzione e spostarsi dall’individuo al gruppo, dal bambino alla famiglia, dalla famiglia alla comunità. Si tratta di un’intenzionalità educativa che appartiene ai gruppi di lavoro educatrici e insegnanti, coordinatrice pedagogica e ausiliarie, che l'agiscono in ogni tempo della giornata educativa; la riflettono in ogni momento di incontro, la rilanciano verso le famiglie e la comunità con parole, racconti documentazione, azioni, ascolto e osservazione.

Le prime tre lettere del nostro alfabeto: Ambiente Bambini Comunità

A come ambiente: L'approccio pedagogico è scritto nell'ambiente. Ogni parte del Nido diventa megafono per adulti, professionisti e soprattutto bambini dell'idea che si ha dell’infanzia, dell'approccio professionale educativo e didattico, dei metodi, strategie e idee che stanno alla base del lavoro. Pensiamo da tempo ormai che i servizi per l’infanzia 0/6 si configurano come luoghi da abitare, così come inteso in architettura e sociologia. Per questo nel costruirli stiamo attente alla gestione dello spazio e del tempo, nel rispetto delle esigenze delle persone che li vivono e costruiscono progressivamente. Quindi spazio, chiaro nel suo uso, costante modificabile ma non caotico. Così come tempi scanditi e ripetitivi fanno si che il bambino possa viverlo, sentirlo, emozionarcisi, abbellirlo, riempirlo della sua presenza, voce, fisicità. Una appropriazione del contesto attraverso il fare, l'agire e sentire quotidiano di bambini e adulti.

B come bambini: L’idea di bambino e bambina attivi e costruttori della loro conoscenza non può che non prevedere un’offerta che veda professioniste capaci di muoversi in questo principio concertando strumenti e metodi chiari, condivisi che accolgono la libera scelta, il cambiamento, l’evoluzione e la richiesta di relazione e conoscenza. L’educatrice incoraggiante diviene perno del fare e pensare di ogni struttura. Ogni atto narra un'intenzionalità educativa trasformata in azioni dove saranno immersi e nelle quali cresceranno bambini e famiglie. Questo vuol dire predisporsi ad un ascolto/osservazione attiva dei bambini come singoli e come gruppo senza mai perdersi nella casualità e nell’estemporaneità e senza mai confondere i propri interessi con quelli dei bambini. Si tratta di essere dei pensatrici/professioniste creative ed essere predisposte all’INVITO e alla CURA dell’altro conoscendone anche le frustrazioni del rifiuto e sapendolo gestire Il bambino/a trova così una educatrice e un’insegnante che sa stare ma non invadere il cotesto di gioco, che sa cogliere la traccia che il bambino o la bambina lanciano e sa sostenerne la trama.

C come comunità. La relazione con i contesti di vita dei bambini, famiglia e comunità, è declinata in più direzioni che parlano chiaramente del nostro mondo educativo: mostre d’arte, letture al parco, scambio di esperienze, Promuovere i saperi e le ricchezze del territorio, come materiali e narrazioni ,nella progettazione e nell'ambiente del servizio diviene il nostro modo per conoscere e divenire protagonisti della comunità stessa. Al contempo mettere a disposizione il sapere pedagogico educativo del servizio per iniziative di divulgazione sono alla base del nostro progetto e delle nostre azioni. le pareti del Nido, dello spazio gioco e dei centri per bambini e famiglie si espandono e il perimetro dell’azione educativa si amplia a tutto il territorio.

È così che i nostri servizi educativi divengono: Promotori di cultura dell’infanzia costruttori di reti sociali di prevenzione e sostegno alla comunità custodi dei diritti dei bambini, attivatori di risorse a sostegno della genitorialità.

Servizi educativi in rete del Consozio COeSO Empoli

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