22 Febbraio 2023
Con un pomeriggio di confronto e analisi tra i partner coinvolti, si è concluso ieri From Neet to Need, il progetto sperimentale realizzato dal Consorzio CO&SO Empoli insieme ai partner della Rete Ergo e con Asev, Confesercenti, Confindustria, CNA, CIA, CGIL, Confartigianato e Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa e con il supporto del Centro per l'impiego di Empoli. Il progetto, iniziato nell'ottobre 2021, è stato portato avanti grazie al contributo di Fondazione CR Firenze all’interno del bando Obiettivo Lavoro.
Protagonisti oltre venti ragazzi e ragazze dai 18 e 25 anni che non studiano, non lavorano e non stanno seguendo corsi di formazione professionale, la maggior parte costituita da donne (l'80%), con un’età media di venti anni e in possesso di diploma. Al progetto hanno preso parte anche tre giovani con disabilità.
“Viviamo in un territorio ricco di attività e servizi - spiega Fabrizio Fioretti di CO&SO Empoli - ma che registra, al contempo, significative criticità sul fronte dei ritardi e delle bocciature scolastiche, preambolo dell’abbandono e insuccesso. Il progetto From Neet to Need scaturisce proprio dall'analisi di questo contesto e tiene in considerazione le indicazioni contenute nel Patto territoriale aziende-sindacati e nella Relazione di co-programmazione della SDS EVV per quel che riguarda la necessità di adottare modalità di formazione innovative, inserendo anche tutoraggi individualizzati, che sappiano valorizzare e potenziare le competenze trasversali, accrescere la motivazione e la capacità di auto-progettare il proprio futuro”.
Il progetto prevedeva infatti la realizzazione di laboratori per esplorare e mettere a fuoco le risorse personali con esperienze di apprendimento e orientamento in aula, fuori dall’aula e on-line, brevi corsi di formazione che rilasciano attestati e qualifiche, micro-stage stage in aziende profit e no profit. Ai partecipanti che portavano a termine il percorso è stato assegnato un bonus economico di 200 euro, spendibile soprattutto in attività formative e culturali, oltre a un libro legato alle caratteristiche di ciascun giovane.
Gli incontri di aula e outdoor experience, con l'esplorazione di vari contesti lavorativi del territorio, sono stati circa 100. Le competenze digitali e la propria immagine digitale, ma anche la ricerca delle informazioni e la promozione della carriera professionale sono stati al centro del percorso di orientamento attivo e di formazione trasversale e specifica.
“Sono stati i ragazzi e le ragazze stesse – spiega Sara Spini, una delle operatrici coinvolte - a decidere cosa serviva loro dal punto di vista formativo, niente era preconfezionato. Uno dei nostri punti di forza è stato, quindi, poter contare su una rete di soggetti territoriali come ASEV e le associazioni di categoria che ha saputo ascoltare i giovani, adattare il progetto alle loro esigenze e far conoscere da vicino le realtà lavorative più disparate”.
Ma il vero successo del progetto arriva dal risultato finale: tutti i ragazzi e le ragazze partecipanti sono oggi attivi, anche se orientati su strade diverse. C'è chi sta lavorando, chi frequenta l'università, chi è in attesa di risposta da colloqui di lavoro o da ammissioni a servizio civile o corsi di formazione professionale.
Tra le partecipanti all’incontro di ieri pomeriggio c'era Althea, 20 anni, diplomata al liceo artistico a Empoli. “Ho iniziato a lavorare come commessa in un negozio prima della fine del percorso. Il progetto mi è servito molto, soprattutto perché ho potuto parlare delle mie difficoltà, confrontarmi con un gruppo di ragazzi che non conoscevo e, con il supporto degli operatori, iniziare anche ad apprezzarmi di più e ad essere maggiormente consapevole delle mie risorse. Sto ancora cercando il mio ideale di futuro, ma per il momento sento di aver ripreso in qualche modo in mano la mia vita”.
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