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08 Febbraio 2021

Digitale civile: rigenerare vecchi pc e rimetterli in circolo

Con la pandemia è cresciuta la necessità di avere un PC in casa, sia per consentire ai ragazzi di partecipare alle attività di didattica a distanza, che ai cittadini di accedere ai tanti servizi, sempre più online.

Le realtà che partecipano al tavolo dell'economia civile, insieme al Comune di Empoli, hanno creato il progetto ‘Digitale civile’.

L’obiettivo è reperire, rigenerare e donare ai cittadini, con preferenza per gli studenti che frequentano gli Istituti scolastici empolesi di ogni ordine e grado, dispositivi e strumenti oggi necessari.

"Il progetto nasce all’interno del Cantiere per il Distretto dell’economia civile di Empoli, in cui è stato attivato un gruppo di lavoro coordinato da Legambiente, con l’obiettivo di attenuare il divario digitale tra chi ha accesso alla tecnologia e chi no. Lo abbiamo chiamato digitale civile – spiega l’assessore alle politiche sociali Valentina Torrini –, perché tiene assieme l’ambito della tutela ambientale, grazie alla riduzione dei rifiuti e al riciclo dei PC, con quello sociale, andando ad intercettare il bisogno di quelle famiglie che hanno necessità di dotarsi dei dispositivi. Il prossimo passo è quello di attivare percorsi di alfabetizzazione e consapevolezza degli strumenti di cittadinanza digitale. Ringrazio le realtà che si sono messe a disposizione in questo nuovo progetto. Dobbiamo occuparci del mondo digitale ed imparare a viverlo tutti insieme".

I cittadini, ma anche aziende o altre realtà, possono donare i propri personal computer accedendo al sito http://digitalecivile.golem.linux.it/.

L’associazione Golem si occuperà di rigenerarli per metterli a disposizione dei cittadini. Il Comune raccoglierà le richieste che gli Istituti scolastici vorranno far pervenire, mettendo a disposizione i PC agli studenti che non hanno un dispositivo adeguato. Possono presentare domanda anche i cittadini compilando il modulo direttamente dal sito del Comune di Empoli oppure negli sportelli messi a disposizione da ARCI Empolese Valdelsa (0571 84 42 79), Auser Filo d'Argento Empoli ODV (0571 711 112) e Cowo di E (345 178 18 36), coinvolte nel progetto insieme a Golem, Legambiente Empolese Valdelsa, COESO Empoli, Croce Rossa Italiana, Misericordia e Pubbliche Assistenze.

Il GOLEM compie, all’interno del progetto, le operazioni di verifica dell’idoneità del materiale informatico ed il successivo ricondizionamento.

L’accettazione è limitata infatti ai soli computer fissi e portatili, dispositivi su cui è ancora possibile operare fisicamente per migliorarne le prestazioni ed estenderne le funzionalità, con al massimo 10 anni di età. Quest’ultimo vincolo è dettato dalla destinazione d’uso principale, ovvero l’uso di software per videoconferenza per la didattica a distanza.

Se i vincoli sono soddisfatti, il materiale viene raccolto (dai volontari di Pubbliche Assistenze, Croce Rossa, Misericordia) presso la sede del GOLEM, l’Officina Informatica. Qui entrano in gioco i suoi volontari: innanzitutto eseguono una operazione di pulizia, sia fisica che “informatica”, sanificando con opportuni prodotti e rimuovendo qualsiasi dato preesistente dai supporti di memoria. Dopodiché, su ciascun dispositivo viene installato il sistema operativo GNU/Linux ed un vasto assortimento di software libero, con un occhio di riguardo per la didattica (e la cittadinanza digitale). Infatti, oltre a lenire il fenomeno del divario digitale, è azione del progetto l’educare il cittadino ad un uso consapevole della tecnologia che ha, o avrà, a disposizione.

Al termine, ciascun computer viene schedato e reso disponibile alle associazioni che si occuperanno delle consegne.

Il modulo per fare richiesta

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