20 Ottobre 2021
Tre storie di donne che hanno segnato il Novecento raccontate da tre professioniste affermate.
L’Eredità delle Donne, il Festival dedicato al contributo della donna al progresso dell'umanità, fa tappa anche a Empoli con tre eventi inseriti nel calendario ‘Off’ che si terranno alla San Paolo Libri & Persone di via del Giglio dal 22 al 24 ottobre.
‘Donne al Quadrato’, questo il titolo degli incontri organizzato dalla libreria empolese, è un viaggio nel Secolo Breve, un omaggio e un’occasione di approfondimento su tre figure di donna che hanno lasciato una traccia indelebile.
Dall’arte alla fotografia, fino al vissuto angusto di una donna in una società patriarcale: sono le storie di Palama Bucarelli, una delle figure più influenti dell’arte del dopoguerra, della fotografa Berenice Abbott, e di Ida Bauer, la ‘Dora’ paziente di Sigmunt Freud.
Tre donne che saranno raccontate da tre donne: la storica dell’arte Belinda Bitossi parlerà di arte e modernità attraverso la storia della Bucarelli, la psicoterapeuta Chiara Lupo racconterà della “relazione terapeutica” tra Dora e Freud e infine la curatrice/photo editor Laura Davì ci parlerà della Abbott come “fotografa della modernità”.
Questo il dettaglio degli incontri che si terranno alla San Paolo Libri & Persone, di via del Giglio, 53, Empoli:
- VENERDI 22 OTTOBRE, ORE 18
La storica dell’arte Belinda Bitossi racconta ‘Palma Bucarelli e l'arte moderna’
- SABATO 23 OTTOBRE, ORE 18
La psicoterapeuta Chiara Lupo racconta ‘Dora e Freud una relazione terapeutica’
- DOMENICA 24 OTTOBRE, ORE 18
La curatrice/photo editor Laura Davì racconta ‘Berenice Abbott, fotografa della modernità’
Si tratta di un progetto sociale e culturale organizzato della Cooperativa SintesiMinerva, con il patrocinio del Comune di Empoli. I tre incontri saranno seguiti da un aperitivo che si terrà al Green Bar nel Parco di Serravalle di Empoli.
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LE SCHEDE
- Palma Bucarelli e l'arte moderna (di Belinda Bitossi)
venerdì 22 ottobre, ore 18
La San Paolo Libri & Persone, via del Giglio, 53, Empoli (FI)
Una delle personalità più influenti del mondo dell’arte del dopoguerra, Palma Bucarelli legò il suo nome alla Galleria d’Arte moderna di Roma di cui fu direttrice dal 1942 al 1975. Studiosa libera e in anticipo sui tempi traghettò il museo verso quella visione internazionale e aperta alle avanguardie che ancora oggi lo contraddistingue, consegnandoci un’eredità unica e carica di futuro.
Belinda Bitossi si occupa di cultura, storia dell’arte e turismo. Ha studiato storia dell’arte a Firenze negli anniNovanta e attualmente è guida turistica abilitata di Firenze e Provincia. Nel suo territorio di residenza collabora con l’ufficio cultura del Comune di Empoli e l’Associazione Borgo Pontormese, di cui fa parte. .
- Dora e Freud, una relazione terapeutica (di Chiara Lupo)
Sabato 23 ottobre, ore 18
La San Paolo Libri & Persone, via del Giglio, 53, Empoli (FI)
Cosa spinge una ragazza giovanissima e di buona famiglia, nella società di inizio ‘900, ad aprire la propria mente e i propri moti interni a un dottore “alternativo”, in un modo allora profondamene inconsueto? Dora è una personalità molto sfaccettata, ribelle alle rigide e costrittive relazioni sociali in cui è cresciuta; è colei che resiste al sistema, che non può sopportare che la famiglia e la società siano fondate sulla sottomissione delle donne e dei loro corpi, che le donne siano utilizzate, ma mai valorizzate. Nell’impossibilità di esprimere la propria sofferenza con la parola e nella relazione, utilizzerà l’unico strumento in grado oltrepassare la censura del sistema familiare e sociale: il proprio corpo. E riuscirà, con i suoi sintomi prepotenti e teatrali (le paresi, l’afonia e una sofferenza tanto sotterranea quanto potente), a esprimere una “ribellione” femminile raccontata dal padre della psicoanalisi con un linguaggio a tratti fiabesco e a tratti strettamente clinico.
Chiara Lupo, psicologa e psicoterapeuta, Presidente del Centro Studi Famiglia di Milano, coordinatrice e docente di Master sulle relazioni familiari e tutela del minore. Si occupa di adulti, minori e famiglia in difficoltà. Formata sulla pratica psicoanalitica freudiana e junghiana, lavora da diversi decenni sulla struttura profonda della persona e sull’impatto che i moti interni hanno sulle relazioni con gli altri e sul rapporto con il mondo esterno.
- Berenice Abbott fotografa della modernità (di Laura Davì)
Domenica 24 ottobre, ore 18
La San Paolo Libri & Persone, via del Giglio, 53, Empoli (FI)
Interprete dell’arte a Parigi, della trasformazione di New York e portavoce della scienza al MIT: le tre vite di Berenice Abbott, fotografa della modernità. Nata in Ohio, vive a New York, dove frequenta il disinibito mondo artistico del Greenwich Village ai primi del 1900, per poi traferirsi nel 1919 a Parigi dove lavora per Man Ray e Atget prima come modella, poi come ritrattista, conosce le più importanti personalità che animano la Parigi degli anni ’30, poi torna a New York, di cui documenta le trasformazioni sociali e urbanistiche. Nella terza fase della sua vita lavora al MIT: le sue emozionanti fotografie rivelano ai non addetti ai lavori il mondo della ricerca scientifica. Una fotografa e una donna libera, che ha saputo interpretare il suo tempo con grande modernità attraverso i suoi ampi interessi unificati dall’idea di progresso operato dall’uomo nelle arti, nell’ingegneria urbana e nella scienza.
Laura Davì, photo editor e giornalista. Dal 1995 collabora con varie testate, tra cui Colors, Dove, Carnet, Psycholo- gies. Tiene workshop e partecipa alle attività educative e curatoriali di Chippendale Studio. Organizza percorsi per adolescenti di educazione all’immagine attraverso la foto- grafia. È stata tutor del progetto 18/25 di Fotografia Euro- pea 2020 a Reggio Emilia, è membro del comitato di selezione del Centrale Festival di Fano e direttrice artistica di Insight Foto Festival a Varese.
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