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20 Febbraio 2024

Gestione dei Nidi d’infanzia di Empoli, COeSO Empoli ed Eskimo vincono il ricorso

Il 1 febbraio 2024 il Consiglio di Stato, ha respinto il ricorso in appello della Cooperativa Orsa, riconoscendo le ragioni espresse dal Consorzio COeSO Empoli, con le cooperative socie Il Piccolo Principe e Geos, in Ati (associazione temporanea d’impresa) con la cooperativa Eskimo, per la gestione dei nidi d’infanzia del comune di Empoli. I nidi coinvolti sono Il Melograno, Il Piccolo Mondo, La casa dei canguri, Trovamici, i servizi di integrazione pomeridiana Nido più e Zeroseipiù e il servizio educativo Trovamici Ciaf e riguardano oltre 200 famiglie e 52 dipendenti.

La decisione del Consiglio di Stato, arriva dopo due anni e mezzo, di procedimenti giudiziari. Il percorso che ha portato alla decisione definitiva ha avuto inizio nel luglio 2021, quando la cooperativa Orsa si è aggiudicata la gara di appalto per la gestione dei nidi d’infanzia del Comune di Empoli. Nel settembre dello stesso anno COeSO Empoli e la cooperativa Eskimo, hanno presentato il ricorso al Tar che chiedeva l’annullamento dell’aggiudicazione dell’appalto. Nell’aprile 2022 Il Tribunale ha accolto il ricorso, ma la decisione del Tar viene impugnata da Orsa nel maggio 2022. Il 1 febbraio arriva la decisione definitiva del Consiglio di Stato, giunta dopo gli accertamenti tecnici del verificatore terzo dell’Ispettorato del lavoro.

Il punto centrale su cui la cooperazione empolese ha centrato il suo ricorso riguarda il nodo delle ferie dei lavoratori e delle lavoratrici dei nidi. “L’errore - dichiara - Daniela Prestini, presidente della cooperativa Eskimo - era grave anche dal punto di vista concettuale, un errore di base nel ragionamento matematico: “quando si procede a un calcolo non si possono ‘mescolare’ due fattori dell’appalto del tutto distinti, quali il costo delle ferie ed il costo delle sostituzioni”, come si legge nella sentenza del Consiglio di Stato. Il costo del personale di Orsa risultava di molto inferiore proprio per il metodo non corretto di calcolo, come è risultato evidente dalla sentenza sia del TAR che del Consiglio di Stato. Altro elemento che secondo noi avrebbe dovuto fin da subito allertare sulla correttezza del ragionamento sviluppato da Orsa era che il calcolo eseguito, effettivamente "eludeva una consistente quota di ferie cui il lavoratore ha diritto”.

“Lo strumento gara di appalto - continua Roberto Beconcini, presidente della cooperativa Il Piccolo Principe - di per sé competitivo, per sua natura determina vinti e vincitori, ma le partite vanno giocate correttamente. Il Consorzio COeSO Empoli ha sempre creduto nel percorso legale intrapreso, forte di aver individuato nel ricorrente una manipolazione nella costruzione dell’offerta economica che lo aveva reso maggiormente competitivo.

“Questa sentenza - commenta Camilla Cerbone, presidente della cooperativa Geos - da un lato conferma l'ammissione di un errore commesso dalla Pubblica Amministrazione durante il processo di verifica delle anomalie, il quale è preliminare all'aggiudicazione definitiva dell'appalto. Dall'altro, e questo è il punto fondamentale, sottolinea il riconoscimento di un'unica modalità corretta per la formulazione dell'offerta economica all'interno di una gara d'appalto, senza compromettere in alcun modo i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.

“Questa vittoria, frutto di tenacia e perseveranza - conclude Marco Peruzzi, presidente di COeSO Empoli - nonché di investimenti economici significativi, è una vittoria importante non solo per riabilitare l’immagine della nostra rete e per tornare a gestire un servizio importante per noi, ma soprattutto per sancire un principio di giustizia, per tutta la cooperazione italiana; la sentenza del Consiglio di Stato infatti crea uno spartiacque tra chi si attiene a quanto previsto dal contratto collettivo e chi invece lo interpreta in modo creativo”.

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