29 Giugno 2024
Un lungo evento con tante attività per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato a Empoli, indetta dalle Nazioni Unite e che rappresenta ogni anno un'occasione per sensibilizzare sulle oltre 100 milioni di persone nel mondo costrette a fuggire dalle proprie case a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.
L'evento del 27 giugno al Dopolavoro Ferroviario in piazza Don Minzoni è stato organizzato nell'ambito per progetto Hugo insieme all'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa e alla rete di organizzazioni che si occupano nel territorio del progetto Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), ovvero il Consorzio CoeSO Empoli, la Cooperativa La Pietra d’Angolo, la Misericordia di Empoli e di Certaldo, Oxfam Italia e con la collaborazione di Orme Radio e della cooperativa sociale Il Piccolo Principe.
Nel pomeriggio la cooperativa Il Piccolo Principe ha coinvolto i passanti con i selfie in sostegno della giornata e attraverso i 'gol', con una piccola porta da calcio.
Subito dopo c'è stata l'inaugurazione della mostra fotografica “La Casa sulle Spalle”, di Matthias Canapini, scrittore, giornalista, fotografo. I quindici scatti che compongono l'esposizione (annessa al libro "Il gioco dell'oca") raccontano attraverso volti, sguardi, frammenti, le principali frontiere "migranti" lungo i confini d'Europa: Lampedusa, Claviere, Erbil, ma anche la rotta balcanica, i campi sfollati della Siria, le retrovie del conflitto in Ucraina. Le continue ondate migratorie paiono il preludio a esodi di interi popoli. Le ragioni sono molteplici: guerre, persecuzioni, diritti negati, riscaldamento globale. “La casa sulle spalle” dunque, un omaggio critico al camminare per incontrare l’Altro. L’allestimento termina con il ritratto di una bambina. Ci troviamo nel campo sfollati di Bab Al-Salam, ossia La Porta della Pace. Amira non piange, non ride, ma guarda e chiede, forse, di vedere. La mostra resterà esposta al Dlf fino al 10 luglio.
La giornata è proseguita con la proiezione di Apnea, il documentario di Stefano Poggioni, Claudia Cataldi e Elena Poggioni nel quale le voci di 14 migranti che, lasciando le loro case per attraversare la Libia e raggiungere l'Italia dopo aver attraversato il Mar Mediterraneo, si mescolano in un'unica storia, rappresentando migliaia di altre storie affondate in fondo al mare.
A concludere la giornata c'è stato il saluto del sindaco di Empoli Alessio Mantellassi, l'apericena a cura dello staff del Dopolavoro e la compagnia Giguywassa con musica, danza, canti tradizionali dell'Africa Occidentale.
La giornata è stata protagonista anche di due podcast realizzati da Orme Radio. Qui il podcast con le interviste realizzate dai ragazzi e le ragazze del centro giovani di Montelupo ad alcuni passanti e qui la cronaca del pomeriggio con racconti e interviste ai protagonisti.
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