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27 Giugno 2024

Il Sai nell'Empolese Valdelsa: ecco cosa facciamo

Il 1 luglio 2023 è iniziato il terzo triennio del progetto Sai empolese valdelsa, un progetto di seconda accoglienza destinato a persone titolari di protezione internazionale e ad un numero ristretto di persone richiedenti asilo che presentano particolari vulnerabilità. Il Sai empolese valdelsa è iniziato nel 2017 ospitando 75 persone. Nel tempo, a causa delle due emergenze relative ai conflitti in Afghanistan prima e in Ucraina poi, la possibilità di accoglienza è arrivata a 115 persone.

Le 16 strutture all’interno delle quali sono ospitate le persone beneficiarie del progetto, sono distribuite in sei degli undici Comuni dell’Unione dei Comuni del Circondario empolese valdelsa: Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, Fucecchio, Gambassi Terme e Montelupo Fiorentino. Al centro delle attività del progetto Sai è la promozione dell’autonomia delle persone accolte, con l’obiettivo di farle arrivare nei tempi previsti dalle Linee Guida ministeriali in una condizione di indipendenza socio economica e di autonomia abitativa.

Negli anni, e soprattutto a seguito dei due ampliamenti, il target di persone accolte nel progetto è molto cambiato. Mentre all’inizio i beneficiari erano essenzialmente uomini adulti soli, prevalentemente provenienti dall’Africa subsahariana e da alcuni Paesi asiatici, con il tempo l’equipe di lavoro ha dovuto confrontarsi con l’accoglienza di nuclei monogenitoriali composti da donne soli con figli piccoli. Questo cambiamento ha portato con sé la necessità di confrontarsi con persone diverse rispetto a quelle con le quali eravamo abituati a lavorare, con esigenze specifiche e con vulnerabilità nuove (es. iscrizioni scolastiche, attività di doposcuola, contatti con le associazioni antitratta per le donne vittime ecc).

Con gli ingressi proveniente dalle due emergenze legate ai conflitti in Afghanistan e soprattutto in Ucraina il target di persone si è di nuovo modificato profondamente. Le persone provenienti da questi Paesi, infatti, presentano spesso, per motivi diversi, un livello di istruzione e un background professionale molto alto e profondamente diverso dal target al quale eravamo abituati. Questa situazione ha cambiato necessariamente il nostro approccio, che in questo caso deve essere più finalizzato a riportare le persone su un piano di realtà rispetto alle azioni che il progetto può realisticamente mettere in campo nel periodo necessariamente non lungo dell’accoglienza.

Nel 2023 il consorzio Coeso Empoli è divenuto capofila del progetto e gestisce il progetto insieme a Oxfam Italia e le Misericordie di Empoli e di Certaldo.

Foto di Kyle Glenn su Unsplash

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