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11 Febbraio 2025

Lettura, inclusione e territorio: l'esperienza di Coccomiao

Come si possono unire lettura, inclusione e territorio? Coccomiao tenta, dal 2023, di mettere insieme questi elementi. Il progetto consiste in una serie di albi illustrati rivolti a bambini e bambine e scritti integralmente in rima e in simboli della comunicazione alternativa aumentativa (CAA) per facilitare la lettura e aumentare l’accessibilità.

Il protagonista delle storie è il CoccoMiao, un coccodrillo che si traveste da gatto per scoprire il mondo ed esplorare inosservato. Coccomiao è promosso da PromoCultura Impresa sociale, con il sostegno della Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa ed è stato finanziato dalla Fondazione CR Firenze. Il progetto, inoltre, vede la collaborazione di molti soggetti, sia istituzionali (MUDEV, SdS di Empoli, Azienda Usl Toscana Centro) che del privato sociale.

“L’obiettivo – spiega Francesco Biron, presidente di PromoCultura – è valorizzare il territorio dell’Empolese Valdelsa, diffondere la conoscenza del patrimonio artistico, turistico e culturale e promuovere la comunicazione aumentativa alternativa. L’idea è anche quella di coinvolgere il personale scolastico e dei servizi socio-sanitari per sensibilizzare sui concetti di inclusione, comunità, partecipazione e diversità”.

Ai tre albi stampati lo scorso anno dedicati a Empoli, Certaldo e Vinci si uniranno a breve le due storie dedicate a Montelupo Fiorentino e Castelfiorentino. Fino ad oggi gli albi inclusivi di Coccomiao sono stati diffusi in 33 nidi d’infanzia, in 44 scuole dell’infanzia, in 33 scuole primarie, nella Rete dei musei del Mudev (in particolare Empoli, Vinci, Certaldo) e in quella delle biblioteche Reanet.

Oltre all’accessibilità la collana rivolta ai bambini dai 3 ai 7 anni, punta a far conoscere il patrimonio artistico del territorio anche ai più piccoli. Il gatto-coccodrillo andrà infatti alla scoperta di alcuni luoghi simbolo dell’Empolese Valdelsa.

Da dove arriva CoccoMiao?

La parola “CoccoMiao” è stata inventata da Pietro Masoni insieme alla parola “Chebicché”, per indicare rispettivamente il proprio gatto aggressivo come un coccodrillo e uno squalo. Due parole strambe e sbilenche che hanno dato vita a due personaggi e si sono allargate, espanse e gonfiate fino a diventare veri e propri racconti ad opera della mamma, l’autrice Lucia Mostardini.

La Comunicazione aumentativa alternativa

La promozione della bellezza della diversità è infatti uno dei punti fondativi del progetto. E per valorizzarla gli albi sono stati scritti con la Comunicazione aumentativa alternativa (CAA), un insieme mirato di strategie e tecniche che assolve a molteplici funzioni, utile per chi ha bisogni comunicativi complessi, per chi non conosce la lingua, per stimolare lo sviluppo del linguaggio e per sviluppare i prerequisiti della lettura e della scrittura di tutti i bambini e le bambine. Realizzare una collana di inbook, per lo più in rima, che racconta il nostro territorio è stato un progetto ambizioso che persegue anche l’obiettivo di consentire a tutti e tutte di leggere e comprendere supportando le abilità attentive e linguistiche e di sensibilizzare la comunità.

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