08 Ottobre 2024
“L'intero è più grande della somma delle sue parti, e solo stando insieme si possono raggiungere obbiettivi più grandi”. Questo il motto che ha contraddistinto la tre giorni organizzata dalla Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa dal 4 al 6 ottobre.
Un successo, quello dell'Open Day della Rete, che avrà subito un ritorno sul territorio. I proventi realizzati durante le giornate saranno infatti destinati al ripristino della cartellonistica inclusiva (in CAA – Comunicazione Aumentativa Alternativa) installata al Parco di Serravalle di Empoli e vandalizzata nel mese di aprile.
La mattinata di venerdì ha coinvolto attivamente i ragazzi e le ragazze di alcune scuole del territorio: i licei Virgilio, Pontormo e l'istituto Vanghetti Busoni di Empoli e l'istituto Enriques di Castelfiorentino. Una sala gremita, quella della Vela Marfherita Hack di Empoli, che ha avuto modo di sperimentare e riflettere su alcuni dei progetti di inclusione scolastica messi in campo dalla Rete nello scorso anno. Progetti che proseguiranno nei prossimi mesi, anche grazie al supporto di un nutrito e motivato gruppo di docenti.
Il sabato mattina la Rete ha poi incontrato cittadinanza e amministratori locali, raccontando attraverso immagini, video e testimonianze le attività delle singole organizzazioni aderenti alla Rete, facendo emergere la ricchezza del nostro territorio e la capacità generativa e trasformativa della comunità che diventa possibile mettendo insieme tante realtà del terzo settore molto diverse fra loro ma unite e fortemente motivate dallo stesso obiettivo.. Molti i Sindaci e gli Assessori dei 15 comuni dell’Empolese Valdarno Valdelsa presenti all’iniziativa che hanno dichiarato estrema soddisfazione per l’evento e hanno gettato i ponti per avviare un lavoro congiunto. La tre giorni si è conclusa con un partecipato pomeriggio di festa al Lago di Roffia a San Miniato.
La Rete Inclusione si è costituita nel maggio 2022 e da allora ha portato avanti una progettazione ccomune, aggiuntiva a quella delle singole organizzazioni, che ha permesso di intercettare finanziamenti importanti, di realizzare progetti innovativi, di portare avanti azioni di advocacy (fra tutti l’avvio del processo per l’approvazione dell’Accordo di Programma Metropolitano per l’inclusione scolastica), di organizzare e partecipare a numerosi eventi di sensibilizzazione e tanto tanto altro.
“La Rete – spiegano le portavoce Anna Maria Leoncini e Sabina Marmeggi – è sì composta da 54 organizzazioni del territorio, ma prima di tutto è fatta da persone. Persone che hanno reso queste giornate di Open Day piene di emozioni, esperienze, colori, attività, impegno e passione. Questi giorni insieme sono stati infatti un'opportunità per mostrare e raccontare l'enorme ricchezza che possiede questo territorio”.
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