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12 Dicembre 2024

Sartoria e altre buone nuove di integrazione: l’incontro del Sai a Empoli

Il cucito come mezzo di interazione per tessere ‘nuove Trame’. Martedì 17 dicembre, al circolo Arci di Cortenuova (via del Ponte, 24 a Empoli), si partirà da un’esperienza concreta: il laboratorio di sartoria che ha coinvolto alcune donne beneficiarie del Sai (Servizio di accoglienza e integrazione) nel territorio.

Nel mese di ottobre, infatti, alcune persone rifugiate provenienti da Afghanistan, Palestina e Tunisia, hanno avuto la possibilità di cimentarsi in lavori di sartoria, supportate dalla scuola di cucito ‘Sartoria in Circolo’, dall’Arci Empolese Valdelsa e da Legambiente Toscana. Il laboratorio si inserisce nelle attività di ‘Social Empowerment’, un progetto portato avanti dall’associazione ambientalista e centrato sull’inclusione sociale e il trasferimento di conoscenze tra generazioni.

“Il percorso - racconta una delle operatrici del Sai - è stato partecipato ed emozionante, per questo stiamo già organizzando altri incontri in cui le signore potranno continuare ad incontrarsi e praticare l'uncinetto, accompagnate da una volontaria del Circolo”.

L’incontro al circolo di Cortenuova sarà l’occasione per raccontare questo percorso, toccare con mano i lavori di sartoria che ne sono emersi, ma anche per conoscere altre realtà di integrazione sul territorio. Il pomeriggio di scambio e l’apericena saranno infatti un momento di incontro per tutte persone interessate a scoprire cos’è e cosa fa il Sai nel territorio. Il progetto è attivo nell’Empolese Valdelsa dal 2017 e accoglie oggi 114 persone in 16 strutture e appartamenti, distribuiti in sei comuni: Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, Fucecchio, Gambassi Terme e Montelupo Fiorentino. L’obiettivo del progetto è quello di accompagnare le persone rifugiate verso l'autonomia attraverso varie azioni in ambito lavorativo, abitativo, formativo e nell’inclusione sociale.

Nel territorio la Rete Sai ha come ente titolare l’Unione dei Comuni Empolese Valdarno Valdelsa ed è portata avanti da una rete di realtà del terzo settore: il Consorzio COeSO Empoli, Oxfam Italia, la cooperativa La Pietra d’Angolo e le Misericordie di Empoli e di Certaldo.

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